LETTORI FISSI

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giovedì 14 marzo 2019

FAMIGLIA E NEURONI SPECCHIO





Recentemente alcune regioni stanno adottando provvedimenti per promuovere e sostenere le famiglie.

Io credo che la famiglia intesa come unione di persone che condividono con amore gioie, prosperità e difficoltà, sia il vero stabile mattone della società civile. Una forza che lega individui accrescendone valori etici e morali. Una famiglia può essere composta anche da persone dello stesso sesso. Anche gli animali avrebbero diritto ad esserne riconosciuti come membri effettivi.

Strada facendo la famiglia si amplia naturalmente con i figli trasmettendo (almeno dovrebbe essere così) opposte sensibilità che si completano, vale a dire le basi complete del vivere civile.

I bambini assorbono come spugne tutto ciò che avviene nella famiglia e si comporteranno di conseguenza da adulti. Le famiglie composte da persone dello stesso sesso, però, trasmettono come naturale ciò che naturale non è. Due femmine o due maschi non possono procreare ma possono forse annullare l’ impulso della replica della specie. Non solo le comete o avvenimenti catastrofici possono annullare l’ umanità, ma anche la mancata attrazione verso un sesso diverso.

A questo proposito numerosi studi hanno dimostrato che sia negli animali che negli uomini esistono i neuroni specchio che si attivano sia quando si compiono o si vedono compiere determinati azioni. Vi sarà quindi una replica delle azioni ritenute logiche, naturali.

Nelle famiglie in cui vige violenza o l’ assoluta libertà per assunzione di droghe o altro, si trasmetterà come normale questo comportamento

Per questo senso dell’ imitazione nelle famiglie e non (tv, cinema, ecc.) siamo arrivati a mostruosi comportamenti anormali:
bullismo, omicidi, dipendenza da droghe e alcool, ecc.
Gli uomini non hanno inventato la famiglia e nemmeno le comunità.

Gli animali apparsi prima di noi hanno molto da insegnarci sulle regole di solidarietà, confini territoriali, difesa del loro territorio e naturale riproduzione della specie.
Sarebbe auspicabile che non vi fosse confusione tra la giusta libertà individuale e l’ annullamento delle regole naturali e morali…

venerdì 15 febbraio 2019

Viaggiando








Un cartello indica il limite di velocità
fermo l'auto, mi appoggio al vetro
si rivela improvviso il verde
il volto nascosto delle cose mi fa tremare.

Arrivata piano alla verità,
ora bisbiglio odore di neve.
In certi momenti diventi enorme
mi assorbi interamente
come fossi una piccola cellula
eppure sei nato tu da me.

La tua assenza è amore che si trasforma
malinconia, che una lente ingrandisce.
La strada si apre improvvisa
tra righe stampate di bianco
interrotte da nastri rossi e stop intristiti.

venerdì 26 maggio 2017

ANNI


La verità si rovescia dall'alto
e come da una brocca d'acqua
trabocca
di necessità vitali.

I tuoi anni dedicati
piccole api
raggruppate sul pavimento 
attorno alla regina
uccisi da vapori velenosi...

Cercavano un luogo sicuro
ma nulla può crescere sul marmo
o in vie di intenso passaggio.


domenica 7 maggio 2017

VARCHI



Non escono parole 
la tua porta è chiusa.

Io sono un sussurro
mentre cupo, il tuo sguardo 
ha le facili coordinate
della solitudine.

Qualcuno divora il tuo mondo
Dimmi,
dove vai quando varchi
il silenzioso sotterraneo della fuga?


mercoledì 17 agosto 2016

LONTANO DALLA PELLE




Dipinto di Renato Guttuso


Ti ho lasciato dormire
sembravi così leggero
sembravi lievitare sul divano
i piedi composti verso l’alto
sognavano salite
le curve ampie dei tuoi occhi chiusi
deponevano pezzi di sole
lontano da me.

Il tuo respiro
quasi inesistente
mi emozionava
come se tu fossi lontano dalla tua pelle
come se potessi non tornare mai più.
Ti ho scritto una mail
piena di terrore
per non disturbarti...


http://www.clubpoetico.it/home/poesia-in-prima-pagina/40-impressione/23540-lontano-dalla-pelle 
 
http://rosannagazzaniga.scrivere.info/index.php?poesia=420938&t=Lontano+dalla+pelle

mercoledì 28 ottobre 2015

ROVINE ANTICHE E SCAVI





Di un buco hanno detto fosse abitazione
pareti sprofondate nel fango
perimetri tracciati di nuovo
focolari di sasso
qua e là qualche pietra ritenuta angolare
ha smosso l’immaginazione…

Sulla collina al riparo di una roccia
una grande buca un tempo fu casa
dove uomini e animali si scaldavano
dove si consumavano pasti e amplessi
sussurri e grida
e il mare fuori mugghiava alto.
Ora rigettata in basso
guardo la roccia violata
da chiodi e corde, dal free-Climbing,
e arrampicate in solitaria…

Il mare s’è ritirato
come una lumaca nel guscio
a trecento Chilometri.
Beffardo,  ha lasciato solo
dentiere di squali, conchiglie
monete di scambio.
Trasformata in parete mi mimetizzo
nel muro espongo  pietre a braccia conserte
ma chi l’ha costruito?
Io o gli altri?
Le pietre hanno disegni,  vaghe figure, rune?

Il sentiero per raggiungere le rovine
si smarrisce nel bosco tra i castagni
è spinoso, alto e instabile.

lunedì 25 novembre 2013

NON SOLO ABBRACCI



Oggi è la giornata contro la violenza alle donne. Riflettiamo anche su ciò che va fatto subito oltre a stigmatizzare doverosamente quanto accade.
Occorre che tutte le donne riescano a trasmettere valori a piccole menti in crescita, perché poi la vita penserà per conto suo a dimezzarli. Non riuscirà a farli sparire del tutto se sono stati seminati: quanta responsabilità hanno le donne in questo?

 
Era un braccio spalancato il pane
era un suono lieve la gioia
era un seno gonfio lo scalpello
innesco
interrò per sempre semi
germogli eterni
repliche d’amore.
Quante vite hanno scolpito
gli abbracci di una madre
così uguali, così diversi
e indimenticabili?
E i tuoi preziosi e rari madre mia
erano culla ninnante
giovani braccia
ma più tardi furono fame
ali chiuse
irrigidite dagli anni
furono solo sguardi
lacrime d’anima.
Sono così timidi
gli abbracci ai figli grandi
mancano ai bimbi
che camminano
e cadono ancora e ancora
smarriti in giochi necessari.
Gli abbracci di una madre
non sono solo abbracci.






lunedì 9 settembre 2013

GLOBI DI LUCE di rosanna gazzaniga (Famiglia)





























In vasche di desolate paure
troppo profondi i grandi globi di luce
per tenerli stretti.
Prima di te ho sentito quella sottile paura
di vivere senza sapori antichi da gustare.
Nell’appressarsi della notte
ora guardo luccicare angoli d’occhi chiusi:
ho indurito radici troppo deboli
annaffiandole con acque dure
e l’ortensia non è diventata azzurra.

L’amore per chi ci ha dato la vita
è così avvolgente, resta addosso.
Nessuna condivisione è possibile
tutto dentro, e fuori solo un avanzo sazio
di vissuto rosso porpora.

Si possono soltanto svendere ricordi
per non piangere chiusure
scendendo da soli stradine di pietre solitarie
spezzate dal gelo:
tu lo sai, avrei voluto farlo io
prima di te.
 
Globi di luce di rosanna gazzaniga (Famiglia)