Il digiuno uditivo
non è servito a nulla
di colpo il silenzio pesa
il cellulare lampeggia
vibrando insofferenza
ma soffoco d'orgoglio.
Pensieri nuovi
si rifugiano nella lingua.
La notte è rinchiusa
in un digrignare di denti
Sono sola, forse mi manchi.
Una pastiglia bianca stritola
la memoria che ruota
ho un gesto deciso
la luce s’accende
vola, prende di mira i neuroni
nutre i più fragili, li unisce
in un nuovo rifiuto.
Come il sole d’inverno
diafana e vuota
utile al nuovo
innamorata d’ansia
patteggio tonalità
grigie nel cuore
e sul tuo volto.