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giovedì 4 gennaio 2024

PERDONARE PER VIVERE MEGLIO?





PERDONARE PER VIVERE MEGLIO?
Non è facile da attuare, ma è l’unica strada che ci permette di ritrovare l’armonia interiore. Abbiamo sperimentato tutti, nei rapporti conflittuali, quanta sofferenza sentiamo assieme alla rabbia corrosiva che davvero riesce a torcere i nostri poveri visceri. Ma prima dobbiamo riuscire ad accettare e vincere la lotta con il nostro orgoglio che vuole dettare la correttezza dei nostri comportamenti.
Il perdono così spontaneo quando si è bambini, così difficile da adulti. Percepito da chi non lo usa come una umiliazione, un dichiararsi inferiore a chi ci ha offeso. E’ l’ego che dirige i nostri atteggiamenti, infarciti sempre di vanagloria. Invece basterebbe riflettere per capire che tra l’angosciosa rabbia che ci pervade quando siamo offesi, e la pace interiore nel sentirsi più buoni con riflessi soprattutto sulla nostra salute, conviene sempre utilizzare quest’ultima soluzione. Pensiamo solo agli effetti negativi di chi cova rancore: pressione che si alza, aritmie cardiache e infarti, insonnia e spesso ossessioni. Il perdono annulla tutti questi disturbi donando di nuovo energie benefiche.
Il perdono vero, non è compreso in quella frase che si sente spesso: io perdono, ma non dimentico. Infatti la prerogativa del vero perdono, è la dimenticanza dell’episodio e di chi ci ha ferito. Come se nulla fosse successo, come se il nostro feritore non fosse mai esistito. E ricordandolo si riesce a vederlo sotto un’altra luce, a capirne le ragioni, e ad avere compassione. Il perdono è da sempre una delle condizioni che portano verso il trascendente, come consigliato da tutte le più illuminate religioni, il cristianesimo con gli insegnamenti di Gesù in testa. 
C’è anche che lo ritiene non consigliabile,  sottovalutando il suo effetto: F. Nietzsche  lo riteneva una caratteristica delle persone deboli, Freud  dannoso per l’autostima, Schopenhauer  un disconoscimento di esperienze già fatte.
Per attuare il perdono c’è la condizione primaria di perdonare prima di tutto se stessi.  Quando capiremo che come esseri umani siamo imperfetti, al di là di ogni nostra volontà, riusciremo anche a comprendere le ragioni altrui. Nel perdono, si cede qualcosa “per-dono” si dona la nostra compassione agli altri, ma prima lo dobbiamo a noi. A volte servono anni di elaborazione, ma quando giunge, allora si sperimenta la gioia di vivere.
Una delle tecniche per arrivare prima ad usarlo, è quello di scrivere  la rabbia provata, in una lettera che non sarà mai spedita al nostro offensore, e di scriverci  dal suo punto di vista la risposta che vorremmo sentire davvero. È  così che si mette in moto una di quelle misteriose capacità della nostra esistenza. Si dice che pensare in positivo attivi il cervello a mandare onde che saranno percepite anche a distanza, da chi è coinvolto. Io credo sia vero. Ho constatato di persona il ribaltamento  improvviso di situazioni senza soluzione.
 Un’altra meno usata ma di una efficacia superiore è quella di appartarci nella nostra interiorità e di pregare il nostro Dio, qualunque sia la convinzione religiosa. Il suono ripetitivo della preghiera, calma e produce le onde theta, quelle del benessere interiore, del rilassamento mentale e della guarigione spontanea. Un’altra ancora, è quella di capire che il nostro Dio vuole dirci qualcosa attraverso il nemico, vuole mostrarci ciò che dobbiamo cambiare della nostra esistenza, in continuo divenire.
6/9/2012


martedì 5 aprile 2022

Quei morti senza pace...

 


Bucha  - Ucraina

Quei morti senza pace e senza sangue, vittime innocenti, scenografia orribile.

Scoperti  solo al 4 aprile, dopo quattro giorni dal ritiro del 31 marzo dei russi… corpi senza vita, senza una goccia di sangue come se non fossero umani.

Forse colpiti dai bombardamenti.

Forse giustiziati.

Forse ricomposti in una orribile scenografia, proprio là dove persero la vita.

Vittime di una guerra stupida fatta di paure e di assenza di confini alla disumanità.

Corpi che destano orrore per l’implicita crudeltà del conflitto, quasi che i cadaveri non fossero il principale risultato, vittime designate di ogni guerra.

Come se non si sapesse che le cose si ricostruiscono, le esistenze no.

Conseguenza di scelte disumane che annichiliscono.

Andrebbero processati tutti, chi ha ucciso, chi ha istigato la guerra ma soprattutto chi vuole che  la guerra continui…

 


mercoledì 23 marzo 2022

Ci vogliono coinvolgere...

 



22/3/2022 - Oggi al nostro Parlamento, Zelensky cercherà consenso per farci coinvolgere in una prossima guerra nucleare. A suo dire, dovremmo farci carico di difendere in futuro ogni aggressione all’Ucraina.

 Detto da chi non è stato capace di risolvere la guerra civile interna al suo paese che dal 2008 è costata oltre 14.000 morti, è oltremodo inquietante perché è certo, noi erediteremo i suoi conflitti.

 Detto da chi ha rinunciato al posto strategico di ponte prestigioso nella geografia dei continenti, tra inquietudini d’espansione economica e potere di occidente ed est, è ancor più inquietante e  pericoloso!

 Un capo a guida di un popolo avrebbe il dovere di preservare la pace e di cercare in ogni modo il benessere di chi lo ha eletto, nonché mediazioni fino allo sfinimento per evitare conflitti.

 Questo è ciò che un capo deve ai suoi cittadini. Valutare con sapienza le proprie forze e quando inferiori saper rinunciare all’aureola del martire, perché sono i suoi cittadini i veri e soli martiri.

 Uno statista accorto avrebbe evitato di sfidare, novello Davide, il gigante Golia perché in qualsiasi modo questa sanguinosa guerra finiràl’Ucraina diventerà schiava economica sia dell’occidente che dell’Europa. Pagherà in questo modo l’aiuto in armi e ricostruzione. 

 E tutto ciò per l’ostinazione a non restare neutrale, per voler aderire alla Nato percepita come minaccia dalla Russia. Questo in nome di una sovranità cieca e d’un condizionamento interessato e ignorato. (vendita di armi e altro)

 A me personalmente sembra demenziale definire un eroe costui.

 Invece Zelensky pontifica, sferza l’Europa parlando di nuovi muri perché gli europei lasciano guerre civili e non nella loro sede, per non essere coinvolti in guerre inutili.

E l’Europa ora pensa a farsi un esercito, si farà coinvolgere, dopo 65 anni di pace.

Ebbene io non voglio essere coinvolta in una guerra auspicata da chi vuol vendere armi e voluta da chi è incapace di pace e raziocinio.

 E voi?

 


domenica 20 febbraio 2022

Venti di guerra


Nella foto i Preparativi per gli incontri diplomatici...


20/2/22 Respiriamo venti di guerra in cui potremmo essere coinvolti. 

Biden come i suoi predecessori, Obama e Bush mi sembra un falco bellicoso. Affermarono che Saddam Hussein aveva armi biologiche e non era vero, poi invasero la Libia alleandosi con la Francia favorendo l’islam radicale con  motivazioni fasulle, procurandoci una invasione sistematica di clandestini. Ora di nuovo Francia e America flirtano per contrastare la Russia.

Se il Donbass, come già avvenne per la Crimea, vuole annettersi alla Russia, li lascino andare e non rompano la pace…

Nel 2014 vi fu un referendum e due regioni su tre, votarono per l’indipendenza, una al 79% l’altra all’86 % oltre la Crimea che raggiunse il 95%.

Ad oggi la guerra civile innescata, conta oltre 14.000 morti dei quali i media europei hanno dato scarse notizie, né tantomeno sono state prese sanzioni per farla cessare...

Da allora ci sono continui problemi. Dovrebbero risolverli arrivando a un compromesso e non alle posizioni ostinate già viste. Abbiamo bisogno di pace e non di sfide pericolose…

***

26/2/22

Però il punto è un altro: l’adesione dell’Ucraina alla Nato con conseguenti postazioni strategiche di armi ai confini russi.

La guerra fredda per paura della potenza Russa non è mai cessata. Gli Usa hanno fatto fuoco e fiamme per cacciare i russi da Cuba nel 1962 quando questi chiesero loro aiuto e vennero piazzati missili e fornite armi. Come pensare che non possa dare fastidio a Putin se l’Ucraina entra nella NATO e  fa piazzare missili contro i russi?

La verità è che le armi vanno vendute e gli Usa sono i primi esportatori seguiti da Russia, Germania, Francia e Cina.

Quanto alla Germania dal settembre 2021 ha bloccato il Nordstream2 il gasdotto costruito coi russi, impedendone  l’approvvigionamento in Europa quindi un altro passo verso la guerra fredda. (E un nuovo problema per l’Italia che  acquista gas oltre il 40 percento)

Putin vuole cacciare il capo di stato Zelenskyj eletto nel 2019 che da allora spinge per entrare nella Nato eventualità che darà sicuramente avvio al posizionamento di armi strategiche verso il confine russo.

Trump almeno minacciava nuovi scontri ma poi si ravvedeva. Una tattica che produsse pacificazione. (vedi Kim Jong Un Corea), il contrario di ciò che fece Obama premio Nobel per la pace il quale dopo averlo ricevuto, bombardò, Libia, Afghanistan, Siria, Yemen, Somalia.

Nella foto un assaggio dei pacifici intenti Nato.

 


martedì 11 gennaio 2022

Fuori centro (prosa)

 


FUORI CENTRO

Ti ho messo al centro eppure mi sono dimenticata di te

perché pensavo alla cena.

Non è bastato indietreggiare verso la porta raccogliere il gatto e dargli un bacio

gettare una foglia entrata chissà come per levarmi dalle fantasiose ubbie dell’età

tenaci nuvole serali.

Mi sono dimenticata di te e anche della cena la tua superiorità, la mia arretrata dipendenza

l’enfasi bruciante di abbracci consolatori sono d’un tratto scomparse anche dalla periferia.

Sono stata risvegliata dal fumo che s’alzava  dal crepitio della carne, infuocato puzzo

d’emozioni bruciate.

E pensare che solo ieri eri l’effige del sole la mia grande rivincita alle cose incompiute

Oh no, nessuna attesa dovrebbe essere troppo lunga e mai l’aria colma di parole a brandelli come la

 memoria...

*

domenica 21 febbraio 2021

Profezie dal G30 e N.W.O.

 

Immagine: germogli

Siamo nell’epoca delle multinazionali in cui le piccole aziende in crisi saranno assorbite dalle grandi, almeno questo sembra l’intento del  Reviving and restructuring the corporate sector post- covid 2020 – DESIGNING PUBLIC POLICY il documento stilato dal GRUPPO G30 nato nel 1978 dalla fondazione ROCKFELLER e  composto da nomi dell’alta finanza, economici, ed accademici, da banche e multinazionali. Gruppo del quale  Mario Draghi è un componente.

https://www.treccani.it/enciclopedia/gruppo-dei-trenta_%28Dizionario-di-Economia-e-Finanza%29/

https://group30.org/images/uploads/publications/G30_Reviving_and_Restructuring_the_Corporate_Sector_Post-Covid.pdf

Il documento è destinato ai governi per guidare la ripresa post covid. Tra l’altro suggerisce di evitare aiuti alle imprese destinate a fallire, denominate  imprese zombie. Un rimedio indolore a quanto sembra visto che consiglia di far assorbire le unità operative dalle imprese più grandi e solide. Il prestito mirato solo alle imprese sostenibili è certamente  valido e pragmatico,  ma penalizzante per la creatività. Sarà dunque la fine dell’artigianato e delle piccole imprese?

Quanto influisce questa indicazione sulla decisione di chiusura delle imprese, come sta già avvenendo?

Il N.W.O.  (Nuovo ordine mondiale) è davvero solo una teoria complottista? Comunque della sua esistenza  ne parlò nel discorso di Natale 2005,  Papa Ratzinger. Un discorso in cui prevedeva grossi cambiamenti nel mondo, dovuti sia al clima, al terrorismo, sia a nuove pandemie! Nel video dal minuto 7,44.  

     https://www.youtube.com/watch?v=9mTbdPTAuUs

I problemi del nostro tempo sono la sovrappopolazione, la distribuzione della ricchezza, il clima, le pandemie…Riflettendoci un poco, mi sembra adeguato il detto prendere due piccioni con una fava.

Pensionati e malati sono una voce pesante nel bilancio. La pandemia risolve con i morti -in gran parte vecchi e malati-  sia il problema della sovrappopolazione che quello economico del deficit degli stati.  Inoltre il  lockdown risolve problemi di clima e di imprese destinate a fallire. Gli studi del G30 sono datati da tempo, e dobbiamo riconoscere che furono fatti in veggenza, visto ciò che sta accadendo!

Proprio come  gli studi sulla modifica del DNA che  proseguono in modo ininterrotto dalla sua scoperta. Dall’anno 1919 e seguenti., con strani virus (fuggiti?) a passeggio nel mondo.

https://www.avvenire.it/attualita/pagine/cina-choc-ecco-i-primi-bambini-con-il-dna-modificato

Qualcosa mi dice che la lungimiranza non fa parte di chi vive tranquillo in un certo benessere. La nascita del Nazismo vale a dire, la selezione dell’uomo forte, puro e potente, è iniziata nella cecità generale ma limitata all’Europa.  E il Nuovo Ordine Mondiale?


venerdì 3 aprile 2020

E SE LA SMETTESSIMO DI CREARE MOSTRI?




Noi non siamo Dio, siamo solo dei derivati.

Si è gridato allo scandalo per l’allarme provocato dalla circolazione del video prodotto nella trasmissione LEONARDO del TG3 16/11/2015.
Qui di seguito al minuto 04,58 potete vedere la parte relativa alla sperimentazione:

https://www.rai.it/dl/RaiTV/programmi/media/ContentItem-5e3275ba-475c-4cf4-b402-1e27dc47565b.html#p=39

Si era insinuato che il virus SARS-CoV-2  o CORONAVIRUS che ci sta colpendo sia il medesimo della sperimentazione. Abbastanza improbabile visto che i virus mutano per loro natura.

La comunità scientifica ha però tranquillizzato tutti, citando anche la prestigiosa rivista Nature e lo studio sistematico delle sequenze genetiche di Sars-CoV-2 (Andersen KG et al. Nature Medicine 2020) che dimostra senza ombra di dubbio che il virus ha una origine naturale e zoonotica (da animali, ed in particolare pipistrelli e pangolini), per cui la storia del virus “creato” in laboratorio –a loro dire- si conferma una bufala colossale.

Però nessuno può manipolando i virus, garantire l’assoluta sicurezza da una fuga!
E per correttezza quando si citano studi mi sembra sia opportuno citarne ogni punto. Di seguito il link della rivista.

https://www.nature.com/articles/s41591-020-0820-9

Nella rivista, tra l’altro, vengono elencate le teorie delle origini SARS-CoV-2
1. Selezione naturale in un ospite animale prima del trasferimento zoonotico
2. Selezione naturale nell'uomo a seguito di trasferimento zoonotico
3. Selezione durante il passaggio

Al punto 3.Selezione durante il passaggio,  è descritto: …ci sono casi documentati di fughe di laboratorio di SARS-CoV 28 . Dobbiamo quindi esaminare la possibilità di un rilascio involontario di laboratorio di SARS-CoV-2.

“3. Selection during passage
Basic research involving passage of bat SARS-CoV-like coronaviruses in cell culture and/or animal models has been ongoing for many years in biosafety level 2 laboratories across the world(27), and there are documented instances of laboratory escapes of SARS-CoV(28). We must therefore examine the possibility of an inadvertent laboratory release of SARS-CoV-2.”

Quindi Lo studio sul SARS-CoV-2 (Andersen KG et al. Nature Medicine 2020) Mentre tende ad escludere una mutazione in vitro, rivela la possibilità di una fuga dai laboratori per errori di sicurezza.

A mio parere è bene non seminare panico, ma è ancora meglio essere obiettivi al fine di poter valutare le misure da prendere per evitare il ripetersi di queste calamità…

https://elisafalciori.wordpress.com/2020/03/31/e-se-la-smettessimo-di-creare-mostri/

martedì 25 febbraio 2020

MASCHERINE inutili?



Da qualche giorno in TV ci riempiono di rassicurazioni per il contagio coronavirus  Covid19 : le mascherine non servono a proteggere contro nessun virus…FALSO?

I virus e i batteri, hanno bisogno di un veicolo per essere trasportati e infettare: goccioline di saliva, polvere oppure di contatto diretto.

Chi può sapere se in un ambiente chiuso come un supermercato ad esempio, qualcuno ammalato e senza protezione ha tossito o starnutito? L’aria a riciclo chiuso è sicura?

E se la mascherina vale come rimedio per chi evita di infettare gli altri indossandola, come mai non dovrebbe valere per chi non vuole ammalarsi?

I punti 2, 3 e 7 dei 10 messaggi dell’Istituto Superiore Sanità recitano: Evita il contatto ravvicinato con persone che soffrono di infezioni respiratorie acute; 3.Non toccarti occhi, naso e bocca con le mani; 4.Copri bocca e naso se starnutisci o tossisci;7.Usa la mascherina solo se sospetti di essere malato o assisti persone malate
Ma se qualcuno a mezzo metro da me starnutisce, la mascherina non mi protegge?
E come mai i medici di base e ospedalieri la usano? Saranno malati anche loro?
Intere popolazioni Giappone, Cina, comprano, usano cose inutili, secondo questi illuminati giornalisti…Forse saranno inutili per lo smog, o lo scarico delle auto, non per batteri o virus.

Invece di rassicurare per paura di “allarmare?”  nei programmi TV, dovrebbero dire come si potrebbe rimediare alla scomparsa di questo utile presidio.

 Sono convinta che tra le misure da adottare per evitare decessi, visto che non esiste ancora un vaccino COVID19, forse sarebbe utile da parte delle istituzioni, rendere agevole l’acquisto di detto presidio sia agli anziani che ai soggetti defedati, essendo la parte fragile di questo problema… le mascherine sono scomparse, e come rimedio si cerca di convincere che sia un presidio inutile! Forse la scomparsa serve a qualcuno per speculare sul prezzo?… vedremo se saranno attivati controlli!

http://alessandria.today/2020/02/25/mascherine-inutili-di-elisa-falciori/


venerdì 14 febbraio 2020

SULLE CASALINGHE, RAGIONIERI, DATTILOGRAFI E NEGRI UBRIACHI





Immagine di Vauro

Su un sito, in un blog  di cui non faccio il nome, leggo l'invito a leggere, capire e non giudicare riferito a casalinghe, ragionieri e dattilografi.

Testualmente:

"I ragionieri non se ne abbiano a male, e neppure le casalinghe o i dattilografi, ma quando il rumore che odono tutto il giorno è quello dei locali in cui si sono chiusi (locali mentali prima che fisici), e le pene provate sono quelle lette e viste sui telegiornali, distesi sul divano, tra una partita di coppa uefa e l'altra, mentre i bambini e la moglie o il marito, ruzzano intorno, i ragionieri, le casalinghe, i dattilografi non se ne abbiano a male se li invito a non scrivere e a non giudicare coloro che seriamente scrivono, perché se leggono non capiscono, e se giudicano esprimono sentenze che nulla hanno a che vedere con ciò che hanno inteso criticare.


Poi nel contesto di una potente poesia, leggo sempre dello stesso autore:
"Celebro la tua morte Dio, come un negro ubriaco..."


A questo punto mi chiedo, visto l'abitudine del sensibile poeta a delimitare categorie umane: il senso del verso e del brano poetico, è razzismo o discriminazione?

Potrei pensare che si tratti di una svista  o di un rafforzamento dell'immagine poetica, ma perché  definire " un negro ubriaco" se non come immagine di altissimo degrado?
Forse l'uomo chiaro di pelle non si ubriaca? A mio parere bastava  COME UN UOMO UBRIACO e la frase era già comprensiva di disprezzo, senza essere intollerante razzismo.

Quanto all'invito alle casalinghe ecc. sarà discriminazione o solo ignorante supponenza?

Ebbene, visto l'invito a leggere, capire, e giudicare e non rientrando nelle categorie di cui sopra, mi limito a riportare testualmente la definizione di Wikipedia

"La discriminazione: (*)consiste nel trattamento, nella considerazione e/o nella distinzione non paritari attuati nei confronti di un individuo sulla base di un particolare gruppo sociale, classe sociale o categoria in cui la persona viene percepita come appartenente, anziché basandosi sui suoi singoli attributi."

Mentre il Razzista è chi individua nei differenti tratti somatici, comportamentali, e di evoluzione sociale, una declamata inferiorità intellettuale, per cui arbitrariamente si sente autorizzato a ridurre in schiavitù la persona, come fosse un animale.

E non è giustificabile nemmeno questo, perché anche gli animali hanno sentimenti e capacità di ragionamento; seppur inferiori, soffrono, gioiscono, si ammalano di solitudine come noi.
Proprio come le casalinghe, i ragionieri, e i dattilografi...
http://alessandria.today/2020/02/14/sulle-casalinghe-ragionieri-dattilografi-e-negri-ubriachi-di-rosanna-gazzaniga/

mercoledì 12 febbraio 2020

GLI SCADENTI




In un post di qualche giorno fa, mi è capitato di leggere alcuni giudizi severi su chi nel suo blog, esprime pensieri individuati come poesia.

*- Chi scrive per sfogo è presuntuoso, perché sembra sapere tutto della vita.
– Spesso le motivazioni per creare valide poesie sono insufficienti perché troppo spontanee.
– Il vero poeta si analizza continuamente.
– I bambini non producono poesia, ma solo tenerezza.
– Un poeta se bravo, non pubblica sul web e meno che mai alimenta un blog con le sue poesie.*

Direi di sorvolare sulle affermazioni esposte in quanto si sconfessano a vicenda.
Che cos’è  la poesia se non l’analisi tradotta di un sentimento provato, usando parole e modalità legate al proprio vissuto?
Quindi, sempre dal mio punto di vista, non v’è nessuna presunzione nei poeti o pseudo tali, ma spontaneità, richiesta di attenzione e di amicizia. Ovviamente con le dovute eccezioni…

La poesia nasce o dovrebbe nascere dalla spontaneità di un sentimento ed è espressa con la modalità tecnica più affine al proprio percorso culturale, statico o in evoluzione.
Ovvio che lo studioso, l’intellettuale produrrà –a suo parere- opere perfette.

Però la perfezione è un motivo valido per dispiacersi di chi espone con parole banali l’emozione, il turbamento provato, lo sfogo, per la rottura della tranquilla routine del vivere?
Teniamo presente che la perfezione poetica, quasi sempre è riconosciuta postuma.

Considerando la natura umana, l’io che si sfoga ha reazioni, espressioni e modalità comuni a tutti, anche ai non acculturati, anche ai bambini. Spesso è davvero poesia che commuove e lascia echi.

C’è una poetessa ad esempio che ha raccolto gli spunti poetici dei bimbi di una classe IV e V elementare multietnica di Milano, ai quali tenne un corso di espressione: Chandra Livia Candiani. Il libro è Ma dove sono le parole?

Sono convinta che le parole trasmesse da chi scrive sui blog, non discendano sicuramente dalla presunzione di avere in tasca la verità, essendo questa relativa alla propria esperienza. Per essere comunicata è sufficiente la sensibilità di chi legge e l’umiltà di chi scrive.
La cultura agevola l’espressione dei propri sentimenti e segna le  modalità differenti della tecnica usata. Però la poesia non è pura tecnica.
Il disprezzo,  la critica severa, non s’addice e  stride quando viene espressa dal poeta, perché trasmette la perdita dell’empatia, dell’umiltà. Non dimentichiamo che l’umiltà facilita i rapporti umani…

La critica forse dovrebbe restare prerogativa asettica del critico letterario che  privilegia nella analisi dei testi la tecnica usata.
Concludo compiacendomi della democrazia in cui viviamo che tutela “gli scadenti” perché anch’essi hanno diritto alla libertà d’espressione.
5/2/20

giovedì 14 marzo 2019

FAMIGLIA E NEURONI SPECCHIO





Recentemente alcune regioni stanno adottando provvedimenti per promuovere e sostenere le famiglie.

Io credo che la famiglia intesa come unione di persone che condividono con amore gioie, prosperità e difficoltà, sia il vero stabile mattone della società civile. Una forza che lega individui accrescendone valori etici e morali. Una famiglia può essere composta anche da persone dello stesso sesso. Anche gli animali avrebbero diritto ad esserne riconosciuti come membri effettivi.

Strada facendo la famiglia si amplia naturalmente con i figli trasmettendo (almeno dovrebbe essere così) opposte sensibilità che si completano, vale a dire le basi complete del vivere civile.

I bambini assorbono come spugne tutto ciò che avviene nella famiglia e si comporteranno di conseguenza da adulti. Le famiglie composte da persone dello stesso sesso, però, trasmettono come naturale ciò che naturale non è. Due femmine o due maschi non possono procreare ma possono forse annullare l’ impulso della replica della specie. Non solo le comete o avvenimenti catastrofici possono annullare l’ umanità, ma anche la mancata attrazione verso un sesso diverso.

A questo proposito numerosi studi hanno dimostrato che sia negli animali che negli uomini esistono i neuroni specchio che si attivano sia quando si compiono o si vedono compiere determinati azioni. Vi sarà quindi una replica delle azioni ritenute logiche, naturali.

Nelle famiglie in cui vige violenza o l’ assoluta libertà per assunzione di droghe o altro, si trasmetterà come normale questo comportamento

Per questo senso dell’ imitazione nelle famiglie e non (tv, cinema, ecc.) siamo arrivati a mostruosi comportamenti anormali:
bullismo, omicidi, dipendenza da droghe e alcool, ecc.
Gli uomini non hanno inventato la famiglia e nemmeno le comunità.

Gli animali apparsi prima di noi hanno molto da insegnarci sulle regole di solidarietà, confini territoriali, difesa del loro territorio e naturale riproduzione della specie.
Sarebbe auspicabile che non vi fosse confusione tra la giusta libertà individuale e l’ annullamento delle regole naturali e morali…

sabato 10 marzo 2018

GODIMENTO PRIVATO E SACRIFICIO COLLETTIVO







10/1/2014   Punti di vista sulla liberalizzazione delle droghe

Nella vita ci sono cose necessarie alla sopravvivenza, altre usate per abbellirla.
La droga, l’alcool, il sesso senza coinvolgimenti l’abbelliscono, la rendono fluida, senza pensieri.
Poi c’è l’arte, la musica, la poesia, lo sport, ecc.
Ciò che unisce tutto e lo rende fruibile è la libertà individuale che non dovrebbe essere vietata o imposta agli altri limitandoli.
Ebbene, chi beve, fa sesso non sicuro, gioca alle slot o si fuma risorse con sigarette normali o marijuana, compie un atto volontario e voluttuario, ma al contempo impone alla società tutta, sacrifici e risorse economiche per rimediare ai danni provocati dai suoi momenti di godimento privato…(tra questi danni, malattie, omicidi, furti e quindi l’aumento della malavita).
E questo francamente mi sembra assurdo.
Come agire dunque per cambiare la società ed eliminare la malavita mantenendo uno standard di salute dei cittadini?
Si può fare, ma non liberando i divieti, bensì lavorando con tutte le forze sull’educazione alla convivenza civile  e  legalità, sulle basi morali che senza essere mistiche sono i mattoni sui quali esiste una società giusta...proprio quello che ci manca.
La corruzione esiste per questa mancanza.
Ora l’etica laica cambia nel tempo, -al contrario di quella religiosa- e ben se ne vedono i frutti specie negli stati in cui si sono liberalizzate sia la droghe che l’alcool o l’uso delle armi.
Risultato? Una società allo sfascio dove anche i bambini sparano a vista su adulti e coetanei, in quanto già alterati mentalmente dall’assunzione di alcool e droghe; questo senza voler citare guerre e deliri vari di morte consueti, regalate dalla avidità di chi è adulto.
Il problema non è combattere  la droga, ma  lo sfascio morale.
Su questo obiettivo andrebbero fatte leggi e regolamenti: insegnare a menti giovani una esistenza meno egocentrica e magari riproporre i valori cristiani sui quali era stata fondata la nostra società.
Invece si attivano risorse cospicue (recuperate da tasse infinite) da distribuire a pioggia ai SERD ecc. per aiutare chi spesso cominciando con droghe leggere si brucia la volontà diventando schiavo di abitudini attivate nella sua più sacrosanta e democratica libertà individuale.

E allora, io penso molto democraticamente, che a questo punto non si dovrebbe più sborsare un centesimo alle strutture per il recupero di chi si è volontariamente rovinato…
Mi sembra troppo comodo il godimento privato e il sacrificio collettivo come rimedio.

Inoltre, conoscendo i nostri illuminati e creativi politici, sono abbastanza diffidente sulle motivazioni di questa liberalizzazione, in quanto sicuramente aumenteranno i clienti di case di cura e dei Serd: risorse da destinare e dirottare dove è più conveniente: vedi finanziamenti ai partiti, ecc.

Quanto agli studi sulle varie droghe, si svolgono già nelle sedi scientifiche consuete.
La liberalizzazione è una scusa per recuperare risorse, dirottarle per permettere agi impensabili a chi le gestisce e non per arginare le sue conseguenze, nell'ipocrisia più totale dello Stato, alla quale già siamo abituati (sigarette, slot, alcool).
Ad esempio nei Serd esiste già la distribuzione legalizzata di Metadone, ma questo non ha risolto la tossicodipendenza.
Mi ripeto, quello che dovrebbe essere incentivato sono il rispetto per l'esistenza altrui, umana e animale e non l'ipocrisia di un sistema che ti permette di ammalarti e poi ti toglie denaro fingendo di curarti...
10/1/14
r.g.

Una mia riflessione di qualche tempo fa. Per fortuna il testo per la legalizzazione è stato tagliato nell'ottobre 2016 e del vecchio residua solo l'ok. per l'uso terapeutico...trovo incredibile la superficialità di quei parlamentari che vorrebbero una società allo sfascio.

giovedì 25 gennaio 2018

IPOCRISIA, GIUSTIZIA FISCALE E PROPORZIONALE



 L'IPOCRISIA DELLA GIUSTIZIA FISCALE NEL PROPORZIONALE: come mai non viene applicato ai servizi essenziali (luce, gas, acqua, benzina) che tartassano gli italiani?

Sarebbe anche facile visto che i nominativi tramite codice fiscale, irpef, bollo auto, sono in possesso del fisco!

Quante persone si rendono conto che l'evasione fiscale è incentivata dalle aliquote proporzionali che annientano i guadagni degli imprenditori?

Quanti comprendono che le mancate risorse sono spalmate in tasse proprio su coloro che il proporzionale dovrebbe tutelare?

Quanti si rendono conto che una quota uguale per tutti dopo una congrua soglia non tassabile, eliminerebbe l'evasione?

Il proporzionale dovrebbe essere applicato sotto forma di sconti, sui servizi essenziali. Solo così i poveri italiani tartassati riuscirebbero ad avere risorse da spendere in altri beni, rilanciando così l'economia e il lavoro.



giovedì 14 aprile 2016

ESSERE FELICI...Per tutti voi amici, un messaggio da leggere e meditare...








"Mi piacerebbe che ricordassi che essere felice, non è avere un cielo senza tempeste, una strada senza incidenti stradali, lavoro senza fatica, relazioni senza delusioni.
Essere felici è trovare forza nel perdono, speranza nelle battaglie, sicurezza sul palcoscenico della paura, amore nei disaccordi.
Essere felici non è solo apprezzare il sorriso, ma anche riflettere sulla tristezza. Non è solo celebrare i successi, ma apprendere lezioni dai fallimenti. Non è solo sentirsi allegri con gli applausi, ma essere allegri nell'anonimato.Essere felici è riconoscere che vale la pena vivere la vita, nonostante tutte le sfide, incomprensioni e periodi di crisi.Essere felici non è una fatalità del destino, ma una conquista per coloro che sono in grado viaggiare dentro il proprio essere.
Essere felici è smettere di sentirsi vittima dei problemi e diventare attore della propria storia.È attraversare deserti fuori di sé, ma essere in grado di trovare un'oasi nei recessi della nostra anima.
È ringraziare Dio ogni mattina per il miracolo della vita. Essere felici non è avere paura dei propri sentimenti.
È saper parlare di sé.
È aver coraggio per ascoltare un "No".
È sentirsi sicuri nel ricevere una critica, anche se ingiusta.
È baciare i figli, coccolare i genitori, vivere momenti poetici con gli amici, anche se ci feriscono.
Essere felici è lasciar vivere la creatura che vive in ognuno di noi, libera, gioiosa e semplice.
È aver la maturità per poter dire: “Mi sono sbagliato”.
È avere il coraggio di dire: “Perdonami”.
È avere la sensibilità per esprimere: “Ho bisogno di te”.
È avere la capacità di dire: “Ti amo”.
Che la tua vita diventi un giardino di opportunità per essere felice ...
Che nelle tue primavere sii amante della gioia.
Che nei tuoi inverni sii amico della saggezza.
E che quando sbagli strada, inizi tutto daccapo.
Poiché così sarai più appassionato per la vita.
E scoprirai che essere felice non è avere una vita perfetta.Ma usare le lacrime per irrigare la tolleranza.
Utilizzare le perdite per affinare la pazienza.
Utilizzare gli errori per scolpire la serenità.
Utilizzare il dolore per lapidare il piacere.
Utilizzare gli ostacoli per aprire le finestre dell'intelligenza.
Non mollare mai ....
Non rinunciare mai alle persone che ami.
Non rinunciare mai alla felicità, poiché la vita è uno spettacolo incredibile!"
       PAPA FRANCESCO 

sabato 14 novembre 2015

CHI CONOSCE LA GUERRA VUOLE DAVVERO LA PACE?



Nella immagine le forze francesi di sicurezza delimitano la zona. Un fine settimana tragico per tutto l'occidente.




Di quanto abbiamo visto e vissuto  restano solo assaggi confusi.
Ci stanno depredando di luci  e ancora non abbiamo scoperto trucchi  per non morire.
L’accoglienza ai margini diventa violenza, sempre.
         Nelle banlieue  di Parigi nasce la rivolta a un mondo senza radici. Gli attentatori non sembrano essere nati dai nuovi arrivi, ma da chi non si è mai integrato.
Allah è grande e l’umanità impazzita.
Un collante profondo unisce  ignoranza e ambizioni  immense.
I nuovi mostri sono gli ambigui moralizzatori dell’occidente, giustificati e uniti da una religione drastica e  dall’enorme cupidigia.
Ignoranza e fanatismi esaltano impulsi omicidi, vogliono il potere e lasciano detriti e morte,  vogliono gestire il petrolio, dominare il mondo e hanno la morte intorno e dentro la pancia…
E noi che facciamo?
Rifiutiamo radici di pace,  il Cristo che perdona e non vediamo chi ama l’odio, i dogmi di violenza,   il collante quel libro sacro che vissuto alla lettera, lega l’Isis e Al-kaida.
Ci culliamo nell’illusione di un Islam moderato che non esiste. Come non esiste il cristiano moderato, ma solo quello che non pratica gli insegnamenti di Cristo. E gli insegnamenti del  loro libro sacro non hanno basi di pace.
Noi DOMINATI dal  bisogno ,  la  dipendenza dal petrolio non udiamo i tonfi dei nostri valori, le voglie dei predatori.
Chi sono gli illusi?
Chi si oppone all’alternativa di risorse energetiche rinnovabili?
Chi vuole la distruzione dell’occidente?
Un gelo avvolge intelletti e cuori.
Chi ha conosciuto la guerra, vuole davvero la pace?