LETTORI FISSI

lunedì 25 settembre 2017

RECITE






















Eva Antonini -sculture

Qualcuno ha spalancato la via di fuga
il freddo mi avvolge.
Metto una sciarpa sulle caviglie
la recita è già iniziata
io non mi accorgo del mio turno
arriva improvviso
rischio di dimenticare qualcosa.
La sala è buia, la luce alle spalle
mi protegge dagli sguardi.
La commedia iniziata con una nota allegra
termina con uno sparo
molti applaudono
qualcuno grida "brava!"
Io vorrei solo dormire
ricominciare al caldo, senza sciarpe.

https://elisafalciori.wordpress.com/2017/09/25/recite/


lunedì 11 settembre 2017

VUOTO (recite)




Uguali
non complementari
quasi quasi amici
nessun brivido
solo tecniche freddolose
ormai lo sfiorarsi sembra incestuoso.

Rami secchi oscillano tra rami verdi.
In cerca di erba più verde
una lumaca rossa e nuda
lascia lunghe scie umide sull’asfalto
i grandi occhi dondolano affamati.

Passeggiano distanti
hanno concluso la recita degli innamorati
ognuno esalterà i difetti dell’altro
l’odio staccherà deboli radici
sulla spianata del dubbio
la marcialonga dell’orgoglio

venerdì 16 giugno 2017

INTRICO


Nella spiaggia incolore
il tuo pelo copre l'intrico
d'ossa
carne rinsecchita ritorni
d'inverni freddi

il tuo odore intorno
calpestato
come la tua solitudine
a lato
il grande fiume scorre
non sa il  tormento
l'assenza e il suo conforto inutile

Cose sotterranee non dovrebbero
tornare in superficie

smuovendo l'acqua
si rimodellano istinti
la libertà terribile della coscienza.

Il male ha un fascino irresistibile

mercoledì 7 giugno 2017

NATURA MORTA




Eva Antonini - sculture

Il violino mostra l’esterno
pancia lucida e corde tese ristagnano
su un alto re.
Ascolto un brusio d’abisso
sul bisso che si illumina
La luce brilla anche sugli acini.
La vanità è sazia
nei fianchi il desiderio può placarsi.

L’ultimo dono d’una conchiglia rara
è un residuo di pelle fina.
Sul bisso
mele giallognole hanno occhi chiusi.
accenti circonflessi come foglie immobili
cadono su gherigli  vuoti…
lo sfondo è cupo
si accentuano chiaro-scuri
nel triangolo scaleno dell’inguine.

Con l’aiuto dei pugni chiusi
cancello impronte inquiete
pseudonimi,  censori d’eros
e altre prospettive sulla grandezza della memoria

Di chi potrei fidarmi ora? non dei corpi
non del mio corpo…

giovedì 1 giugno 2017

CHE FORMA?



Che forma avrà l’universo?
Un cerchio armonioso
o un appuntito triangolo?

Un rassicurante quadrato
o un accogliente ottagono?
È dentro quelle strane alchimie
di morte e vita
di stelle e pianeti senza inizio e fine
che viaggiano risa e pensieri
lacrime ed estasi amorose?

Chi mi presenterà il conto
per questi giorni di speranza
che ancora vivo?
la memoria è piena di asterischi
il corpo bello senza sapienza...

Oh, mio Dio, Ti offro le mie paure
Le preghiere che non so dire
quel singhiozzo profondo e silenzioso
che arriva se penso al futuro.
Hanno dita di ghiaccio
le carezze d’inverno…

venerdì 26 maggio 2017

ANNI


La verità si rovescia dall'alto
e come da una brocca d'acqua
trabocca
di necessità vitali.

I tuoi anni dedicati
piccole api
raggruppate sul pavimento 
attorno alla regina
uccisi da vapori velenosi...

Cercavano un luogo sicuro
ma nulla può crescere sul marmo
o in vie di intenso passaggio.


lunedì 22 maggio 2017

�� "Nelle notti buie" - di Cesare Borroni ��




Ci hai lasciati qui Cesare.

In silenzio, con un sorriso e una poesia.

Cesare, mi mancherai moltissimo.


Mi mancherà la tua delicata e  sensibile presenza
la tua Arte capace di donare gioia e serenità!  

Una preghiera dal cuore per te Cesare...

venerdì 19 maggio 2017

SEI LA PORTA




Sei la porta dalle maniglie 
d’acciaio e nubi
che apro con guanti scuri...

Una ringhiera di memorie mi protegge 
dal salto sui riflessi
che spezzano l’estesa fiumana 
dell’adesso che oscilla

e si infrange sugli scogli 
in una  ballata triste,  spento di 
poesia

io non posso fare nulla per  te.